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Nel segno del drago

 

Ifigenia, su responso del vate Calcante,

venne immolata come vittima all'istante.

Andromeda, altra vittima sacrificale,

era pronta per un mostruoso animale.

 

Presso i popoli antichi e primitivi

si offrivano vergini a demoni e divi.

Inca, Maya e Aztechi, ugualmente,

offrivano vergini a un Dio serpente.

 

Le abitudini attuali non son mutate:

le vergini ai festini ora sono invitate;

e i nuovi Dei sono ancora animali,

sempre in cerca di vergini sacrificali.

 

Un drago, divenuto dell'etere signore,

con vergini sollazza lieto le sue ore;

e queste, per cupidigia e cieca vanità,

si concedono al mostro senza dignità.

 

L'uomo moderno non è affatto mutato,

l'istinto atavico ancor più forte è rinato.

Chi gestisce il potere, in tutta sincerità,

lo detiene forte con menzogne e falsità.

                                     (Pino Bullàra)