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Totò Accentato

 

Totò Accentato

era un tipo esagerato.

Ogni parola che incontrava,

sbagliando, l’accentava.

 

Accentava “qui” e “qua”,

“su”, “so”, “do”, “va ” e “fa”.

Persino “po’” metteva accentato,

togliendo l’apostrofo, che va dato.

 

Ai monosillabi, tu stai attento,

di norma, non portano l’accento;

solo l’omonimo andrà marcato,

altrimenti, non va accentato.

 

Metti l’accento a “dà” di dare

e a “dì” se il giorno sta ad indicare.

“Sì” avverbio ha pure l’accento,

“si” pronome è senza ornamento.

 

“Lì” e “là” vanno accentati,

quando avverbi sono considerati.

“Né” negazione ha l’accento acuto,

ma “ne” pronome gli fa rifiuto.

 

Totò Accentato

scriveva “qual è” sbagliato:

l’accento di “è” era corretto,

ma apostrofare “quale” è un difetto.

 

Se Totò Accentato,

di certo , avesse studiato,

non avrebbe fatto confusione

tra “sé” pronome e “se” congiunzione.

(Pino Bullara)

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