Muri

 

Finita la guerra, scoppiò la pace nel mondo

e fummo divisi in due da cima a fondo.

Si alzarono muri, si stesero fili spinati

e l’est e l’ovest  furono, così, separati.

Ad Ovest, la stella americana brillava,

ad Est quella russa, invece, luccicava

L’ovest  affermò  il suo capitalismo

e l’Est realizzò il proprio comunismo.

 

“In God we trust”, “ In Dio confidiamo”:

c’è scritto nel biglietto verde  americano.

Per quel biglietto fa la guerra l’occidente,

l’Est non crede, ma combatte ugualmente.

A ingiustizie, discriminazioni e litigi

nacque la contestazione a Parigi:

nel maggio sessantotto, operai e studenti

lottarono insieme per i cambiamenti.

 

E fu una lotta che passerà alla storia,

contro la guerra e contro la miseria,

“Pace e libertà” gridava l’occidente,

“pace e libertà” riecheggiava l’oriente.

A Praga, scoppiò la vostra Primavera,

ma ad Agosto, tutto tornò com’era.

Poi da Cracovia a Roma, fino a Berlino,

la voce d’un Uomo cambiò il destino.

 

Ora quei muri di cemento son crollati,

ma muri più forti e invisibili si sono alzati:

muri di pianti, di miseria e di morti

e gli dei della guerra son sempre più forti.

Simboli ed etichette ci hanno diviso,

ma pace e libertà abbiamo condiviso

e la speranza d’un mondo migliore,

senza più guerre e senza più terrore.

                                            (Pino Bullara)

 


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