MusicOn/Off
 

 

Già dal lontano 1969, alla Sorbonne, sui banchi del corso di francese, attraverso lo studio dell'opera teatrale di Hanouilh, la figura di Antigone mi ha profondamente colpito. La fermezza di posizione di questa ragazza, pronta al sacrificio estremo per affermare un sacro principio, è da considerare d'esempio per tutti. 

 

Antigone

 

«Per volere degli dèi, secondo i propri riti,

tutti i morti dovranno essere seppelliti.

Ma a mio fratello Polinice (che sciagura!)

il re Creonte impediva la giusta sepoltura.

 

Contravvenendo a questi ordini disumani,

di notte, osai seppellirlo con le mie mani.

Scoperta, in una grotta fui rinchiusa viva.

Qui, tirando calci al vento, la vita sfuggiva.

 

Spinto dal dolore, mi seguirà all'Acheronte

 l'amato mio Emone, figlio del re Creonte.

Sua madre, Euridice, farà la stessa sorte. 

Straziato, il vile sire invocherà la morte.

 

Seguire mia sorella Ismene e le sue cure

avrebbero evitato tutte queste sciagure,

ma il solo modo per cambiare il mondo

è fare il proprio dovere fino in fondo.»

(Pino Bullara)